Benvenuti

Il gruppo Primavera Aluntina vi da il benvenuto



venerdì 23 dicembre 2011

Vivissimi complimenti per il pomeriggio dedicato ai bambini!!!

Tutto è partito da un invito, così carino da suscitare parecchie aspettative!  Ma bastava varcare la soglia della via Aluntina per  farsi già l’idea della situazione.
Il tanto atteso Babbo Natale non era altro che il solito pupazzo freddo e meccanico, dall’aspetto alquanto sgradevole (bastava leggere lo sgomento e la delusione negli occhi di quei bambini che da giorni non avevano aspettato altro che il grande incontro). I mercatini erano chiusi e la piazza quasi deserta, per non parlare della musica in sottofondo che praticamente non esisteva.
Che magra figura!!!
Eppure bastava veramente poco ad organizzare il tutto in modo più accogliente: un po’ di musica natalizia (se l’ingaggio di uno zampognaro risultava troppo costoso, ci si poteva arrangiare con un semplice stereo e cd musicali), un animatore che coinvolgesse i piccoli invitati (che avreste potuto reclutare dal vostro stesso gruppo) e, infine, la cosa fondamentale, un Babbo Natale vero, in carne ed ossa, magari accompagnato da qualche aiutante vestito da folletto, in modo da creare un’atmosfera magica.
Invece, altro che magia!!! A sentire i commenti dei genitori, la sensazione era di forte imbarazzo e mortificazione, come se si fosse usciti per andare ad elemosinare chissà cosa!!!
Ma lasciando stare i genitori, tanto l’invito non era rivolto a loro, vi chiediamo per un istante di mettervi nei panni di un bambino. Immaginate cosa si possa provare a ricevere un pacchetto con freddezza e meccanicità, senza il piacere di sentirsi per un attimo coccolati, o anche solo presi in considerazione.
Non è il contenuto che conta … un bambino è felice anche se riceve una caramella, perché se i gesti e le persone lo fanno sentire importante, quella stessa caramella si riempie di significato.
Niente da dire sul pacchetto che avete donato, il contenuto era apprezzabilissimo. Purtroppo, però, tutto il contorno non ha funzionato ed ha fatto sì che, ancora una volta, abbiate lasciato l’amaro in bocca.
Cari amministratori, il fatto che la manifestazione (se di manifestazione si può parlare) non sia stata organizzata per i bambini è palese. La distribuzione fredda e meccanica dei pacchetti poteva avvenire anche a scuola. Ma è evidente, in tal modo non avreste potuto giustificare una spesa a favore delle associazioni di vostro interesse.

domenica 18 dicembre 2011

Senza parole

"Senza parole" non é solo un modo di dire ma è una cruda realtà che riguarda tutti noi.
Infatti, dopo il tentato "imbavagliamento" del nostro blog, giorno 16 dicembre 2011 in seduta consiliare abbiamo appreso che non sarà più possibile da parte dei consiglieri fare richieste,domande ovvero discutere dei problemi che riguardano la comunità, a meno che non riguardano il punto all'ordine del giorno.
Il problema è che noi Consiglieri abbiamo come punto di riferimento il Consiglio Comunale, che per noi risulta essere molto importate e che, tra le altre cose, riteniamo sia un momento in cui portare a conoscenza della maggioranza le questioni che ci vengono, ogni giorno, riferite da attenti cittadini.
Pertanto, ci rivolgiamo a Voi cittadini per scusarci se non possiamo attenzionare le vostre richieste in Consiglio Comunale.

Caro genitore, che ci hai chiesto di sapere il perché i bambini a scuola non hanno i riscaldamenti funzionanti, non possiamo farlo ci é stato negato.
Caro cittadino, che temi per la tua sicurezza e ci chiedi di sollevare il problema, non possiamo farlo ci é stato negato.
Caro cittadino, che ci hai chiesto di avere delucidazioni sul saldo ATO ME1,non possiamo farlo ci é stato negato.
Infine, cari cittadini Aluntini, che ci chiedete di avere delle risposte sul campo sportivo, centro storico, piano regolatore,premio balcone fiorito e di tante altre questioni,in Consiglio non possiamo più farlo ma state sicuri che useremo ogni modo e ogni mezzo per darvi la PAROLA.

mercoledì 14 dicembre 2011

Risposta alla richiesta: Blog “Primavera Aluntina” – Diritto di cronaca e critica e dovere di correttezza.

In seduta Consiliare giorno 30 Novembre 2011 il Presidente del Consiglio ha sottoposto all’attenzioni dei cittadini una richiesta rivolta al gruppo Primavera Aluntina da parte della Giunta Comunale riguardante il nostro “metodo politico”.
Abbiamo scelto di creare questo blog  incriminato e la pagina facebook “Primavera Aluntina” per stare vicini ai cittadini, sia coloro che ci hanno votato sia coloro che non ci hanno votato.
Il nostro intento è  quello di comunicare alla cittadinanza informazioni reali e tempestive riguardanti la vita politica, sociale e culturale di San Marco d'Alunzio.
Vogliamo garantire il più possibile la massima trasparenza sulle questioni di maggiore interesse che investono il nostro Comune e soprattutto vogliamo che il nostro blog resti LIBERO a tutti, dove tutti possono interagire scrivendo le proprie opinioni, anche critiche rivolte alla minoranza  e alla maggioranza, ovviamente nel rispetto di chi legge e dei singoli interessati.
Pertanto non è nostro interesse “fomentare coloro che sono rimasti delusi o scontenti nella recente campagna elettorale” o tantomeno dare informazioni distorte, vedasi ”Servizi vari per manifestazioni turistiche” (abbiamo riportato, tra le virgolette, la denominazione ufficiale del capitolo contenuta nei documenti di bilancio forniteci dal Comune).
Abbiamo sempre cercato un confronto costruttivo con voi, per il bene della comunità, ma voi sin da subito avete costruito un muro imponendoci inutili atti burocratici. Basti pensare che per comunicare con voi, anche per la più semplice informazione che chiediamo in sede Consiliare, dobbiamo fare sempre richiesta scritta e aspettare che voi con molta calma rispondiate ai nostri interrogativi. Tutto questo in un piccolo paese come il nostro ci sembra inutile, possiamo tranquillamente comunicare senza complicare ulteriormente la situazione, visto che stiamo percorrendo “un momento delicato ed importante della storia del paese”.
Ci sentiamo accusati del nulla, non ci sembrano offensivi i commenti postati nel blog ma sono delle critiche fatte a seguito di vostre decisioni, non offendono la persona (se dovesse capitare verranno immediatamente cancellati) ma il cittadino fa delle riflessioni sul vostro agire che ovviamente è sottoposto all’attenzione di tutti.
Su un punto siamo nella stessa linea di pensiero, anche noi riteniamo giusto che i cittadini che intendono esprimere la propria opinione lo possano fare senza nascondersi dietro l’anonimato, si tratta di una questione di coscienza di ogni singolo cittadino, ma non per questo non diamo loro la possibilità di manifestare il loro pensiero.
Per questo riteniamo che tutto ciò sia eccessivo, quasi ridicolo. I nostri amministratori dovrebbero pensare di più al motivo per cui la gente critica, quella stessa gente che scrive sul blog, che parla in piazza, al bar o nelle famiglie. Anche a noi, nel nostro stesso blog, ci sono state fatte delle critiche ma noi coerentemente le pubblichiamo e cerchiamo di prendere il meglio da queste per crescere e non fare errori.
Ci permettiamo di darvi un consiglio:
fate delle critiche delle risorse preziose e siate più tolleranti.
In altre parole vi consigliamo di avviare quel processo di “capacità fisica o spirituale di sopportare” da chi come Voi è nella Casa Pubblica, “nell’accettare idee e atteggiamenti diversi dai propri [….] anche quando li si disapprovi” facendo di queste un modo per migliorarvi.
Infine, quello che risulta da questa richiesta è un vero e proprio “imbavagliamento” al nostro agire politico e ancor peggio al diritto dei cittadini di esprimere liberamente il proprio pensiero, anche se sotto forma  di critiche.
Non vogliamo, quindi, che i diritti di tutti vengano meno, per questo (a chi ci minaccia di richiedere la censura) ricordiamo alcuni articoli:
Costituzione Italiana Art.21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo Art. 19: Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
CEDU (Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ) Art. 10Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche, e senza considerazione di frontiera.
Carta di Nizza Art. 11: Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
Noi andremo avanti col nostro blog e di certo non violeremo i diritto dei cittadini di esprimere liberamente il proprio pensiero.

sabato 3 dicembre 2011

Giro di fidejussioni false in cella due deputati regionali

Fabio Mancuso e Roberto Corona, entrambi del Pdl, coinvolti in un business fondato sull'emissione di polizze fasulle. Sono accusati anche di finanziamento illecito ai partiti per avere intascato 600 mila euro a testa

PALERMO - Una associazione a delinquere dedita all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria. L'operazione della Guardia di Finanza tra Roma, Messina e Catania ha portato a sei arresti. In manette sono finiti anche due deputati regionali del Pdl: Fabio Mancuso e Roberto Corona. Le due società finite sotto indagine, secondo i magistrati, non avevano i requisiti idonei per emettere fidejussioni e nonostante ciò si erano messe sul mercato emettendo 4100 polizze per un capitale garantito pari a 500 milioni di euro e l'incasso di premi per oltre 14 milioni. E il danno, grave, è stato per quegli enti locali, dall'Atac spa a Roma, alla "Messina per il ponte sullo stretto", che avevano sottoscritto le polizze.

Ai due deputati regionali è contestato anche il finanziamento illecito ai partiti per aver intascato 600mila euro a testa dall'Ascom Finance, senza che la somma venisse iscritta a bilancio. Mancuso e Corona devono rispondere anche dell'accusa di concorso in bancarotta. Corona, nella veste di dirigente dell'Ascom, risponde del reato associativo, di ostacolo all'attività di vigilanza ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria. A Mancuso è attribuito un ruolo minore nella vicenda nella veste di partecipante all'associazione per delinquere.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/12/02/news/giro_di_fidejussioni_false_in_cella_due_deputati_regionali-25973762/

giovedì 1 dicembre 2011

Presentazione del Gruppo Consiliare “Primavera Aluntina” al neosegretario comunale, Dott. Torre.

Presidente del consiglio, Signor Segretario, colleghi consiglieri,
ringrazio innanzitutto il presidente per avermi dato l’opportunità di prendere la parola e passo subito ad esprimere, a nome mio e di tutto il gruppo consiliare d’opposizione, il nostro più caro benvenuto nella nostra comunità al neosegretario. Lo faccio per una ragione molto semplice benché, questo benvenuto, in apparenza, sembri scontato e formale.
In realtà però questa accoglienza nasce dall’ oggettiva constatazione di non aver avuto un colloquio con lei prima di questa seduta.
Sia chiaro: non certo per colpa sua, tuttavia ci saremmo aspettati un gesto di fairplay istituzionale da parte dei nostri amministratori, i quali avrebbero dovuto convocarci per un incontro e una breve presentazione.
Peccato, perché avremmo voluto assistere al suo formale insediamento, al suo ingresso nella nostra “casa civica”, avremmo anche noi voluto darLe il benvenuto e riservarLe l’accoglienza e l’ospitalità che siamo soliti usare con chi arriva nel nostro paese.
Avremmo così avuto occasione di mostrarle il nostro stemma, il nostro gonfalone il simbolo che rappresenta la storia e la tradizione del nostro paese e descriverne il significato.
Questo nostro benvenuto ci da l’occasione per esporre le nostre attese e i nostri buon auspici nel suo mandato come funzionario di questo comune.
Ci permettiamo dunque di fornirLe brevemente degli elementi per poter farsi delle opinioni sul rapporto che intercorre tra l’ amministrazione e il nostro gruppo di minoranza.
Da circa sei mesi, cerchiamo di dialogare con la maggioranza attraverso proposte, richieste ufficiali di atti, chiarimenti, e da parte nostra c’è sempre stata la disponibilità ad esercitare un’ opposizione sana e costruttiva e non irresponsabile e pregiudizievole.
Puntualmente però la maggioranza si trincera in un vittimismo infantile, tergiversando quando poniamo questioni serie e mostrando una collaborazione di facciata quando invece avanziamo le nostre proposte.
Questo per dirle che siamo seriamente preoccupati dalla gestione non solo politica ma anche prettamente amministrativa dell’attuale maggioranza.
I motivi della nostra preoccupazione risiedono in alcuni punti che brevemente Le sottoporremo e che spero vengano accolti,  valutati ed affrontati insieme.
- Siamo preoccupati riguardo le corrette tempistiche di aggiornamento e accesso agli atti che noi chiediamo. Ci riferiamo principalmente ai ritardi e stasi nel farci pervenire le delibere e la rendicontazione generale delle fatture emesse in occasione delle manifestazioni Aluntine.
- Siamo preoccupati per il continuo comportamento scomposto e fuori da ogni decoro istituzionale da pare di alcuni membri della maggioranza in occasione dei consigli comunali.
Toni e modi che hanno l’ effetto diretto di appesantire ulteriormente il clima impedendone un civile confronto.
- Siamo preoccupati del ruolo poco superpartes ma molto “partes” e dunque fazioso del presidente del consiglio che, nel dirigere le sedute, non svolge le sue funzioni secondo il principio dell’indipendenza e della terzietà. Principi quest’ultimi che invece gli vengono imposte dal ruolo che ricopre sbilanciando così palesemente le sedute consiliari verso le tesi della maggioranza.  
Una presidenza a senso unico, in poche parole che mai, a detta dei più esperti se ne aveva avuto testimonianza in anni di onorata storia.
- Siamo preoccupati per la sufficienza e lo scarso impegno istituzionale del nostro Sindaco in occasione delle risposte alle nostre interrogazioni.
Ci riferiamo principalmente al fatto che nonostante le ripetute richieste scritte, il Sindaco dia ripetutamente risposte mutile, approssimative e poco esaurienti.
Siamo preoccupati per le sue numerosissime assenze nel corso del consesso civico, per le sue continue deleghe negli incontri di rappresentanza con tutti gli altri Sindaci del comprensorio. Tutto a norma, per carità, ma che secondo il nostro modesto parere denota uno scarso senso istituzionale e il poco attaccamento alle funzioni di rappresentanza e di “diplomazia” che deve essere esercitata direttamente e senza deleghe verso gli interessi che possono coinvolgere il nostro comune.
A fronte di queste preoccupazioni, quello che noi semplicemente Le chiediamo è più attenzione alle nostre richieste. In particolare chiediamo (ma non dubitiamo che non venga fatto):
- Una Sua azione decisa per riportare gli equilibri del confronto democratico nei consigli comunali, ci appelliamo alla sua indiscussa formazione, preparazione ed esperienza nell’adempiere le funzioni di assistenza amministrativa e contabile sulla nostra eccessiva esposizione debitoria sui mutui e prestiti che il nostro Comune da un lustro contrae e che persegue irresponsabilmente.
- Ci appelliamo alla sua funzione di rappresentanza delle istanze e delle ragioni espresse dalle nostre risorse umane LSU e LPU  caratterizzato di professionalità e serietà .
Tutti i dipendenti comunali comprese le cooperative sono delle risorse umane giovani, preparate e flessibili ma poco sfruttate anzi più volte umiliate nelle gestione e nella considerazione a fronte invece di una totale collaborazione, piena disponibilità per esigenze che si manifestano nell’ordinaria amministrazione.
- Chiediamo che sia anche Lei a sostenere e soprattuto ad ascoltare, con apposite riunioni le richieste di queste persone calendarizzando degli incontri periodici con i rappresentanti di queste cooperative.
- Chiediamo ufficialmente di fungere da supervisore nelle dinamiche con le quali vengono gestite i continui spostamenti da una mansione ad un’altra, da un ufficio all’altro, accampando criteri che hanno poco a che vedere con la necessità logistico/ammnistrativa ma per ragioni dettate da infantili logiche elettorali.
Per questi seri motivi la sua funzione rappresenta un più sicuro controllo sia giuridico (di regolarità e legittimità degli atti) che amministrativo (di efficienza, efficacia, buon andamento) nonché di rispondenza tra programmi e risultati, caratteristica dell’impostazione manageriale di ogni buona amministrazione che si rispetti.
Il suo profilo e le funzioni oltre a fornire una sorta di controllo giuridico su tutto ciò che delibera la giunta comunale di cui abbiamo avuto prova essere poco trasparente, costituiscono una vera garanzia anche alla luce di alcune vicende che hanno visto il nostro Comune oggetto di attenzioni e di indagini volte ad appurare il corretto iter seguito nell’ attività contabile.
Il suo ruolo di garante ci rassicura, e ci rassicura sapendo che c’è un interlocutore che possa esercitare la funzione di contropotere rispetto alla volontà spesso manifestata da questa maggioranza di eludere le regole, e di evitare i vincoli.
In conclusione, volevo descriverLe il nostro stemma comunale; la presenza del leone alato che regge tra gli artigli un libro aperto. Quello è  il vangelo di San Marco.
Forse è il segno che San Marco d’Alunzio ha bisogno di ciò che diceva uno storico francese ovvero che i politici devono essere forti come dei leoni ma devono stare sotto il trono, perchè se si sentono al di sopra di esso c’è bisogno di un segretario autorevole che li riprenda...!
Benvenuto Signor Segretario a S. Marco d’ Alunzio.

Il gruppo consiliare “ PRIMAVERA  ALUNTINA”.

martedì 22 novembre 2011

INTERROGAZIONE SUL DIVIETO ASSOLUTO DI BRUCIARE MATERIALE AGRICOLO - FORESTALE NATURALE

                Al Sig. Sindaco
                del Comune di
                SAN MARCO D’ALUNZIO
e p.c.  all’Assessore all’ Agricoltura e Foreste e al Servizio Ecologico



OGGETTO: INTERROGAZIONE SUL DIVIETO ASSOLUTO DI BRUCIARE MATERIALE AGRICOLO - FORESTALE NATURALE

             Egr. Sig. Sindaco

premesso che
a seguito dell’introduzione della Direttiva Comunitaria n° 2008/98, recepita dal D.lgs. n° 205 del 13/12/2010, il cui art. 13 stabilisce il divieto assoluto di bruciare nei campi i residui vegetali agricoli;
abbiamo ricevuto numerose richieste di intervento da parte degli operatori agricoli locali, che hanno la necessità di smaltire materiale agricolo o forestale,
visto che
·         la Regione Siciliana - Assessorato Territorio e Ambiente - Comando del Corpo Forestale -     Servizio Ispettorato Rip.le delle Foreste di Messina, con nota prot. 7570 Pos. VI-2-2- del 18.06.2011 ha comunicato quanto segue: la paglia, gli sfalci, le potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso, se non utilizzati nei cicli produttivi dell’ agricoltura della selvicoltura, oppure per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente, né mettono in pericolo la salute umana, devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati. Pertanto la combustione sul campo dei residui vegetali configura illecito smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, sanzionato penalmente dall’art. 256 c.1 del D.Lgs 152/2006;
·         in data 12/10/2011 con ordinanza n° 34 è stata revocata l’ordinanza n° 22 del 15.06.2011 ed è stato ORDINATO IL DIVIETO ASSOLUTO DI BRUCIARE MATERIALE AGRICOLO – FORESTALE NATURALE,
·         in data 09/11/2011 è stato Approvato dall'Ars, con voto unanime, il disegno di legge per lo sviluppo dell'agricoltura e la pesca, introducendo un articolo che testualmente recita: “In attuazione del comma 1 dell'art. 13, lettera f), del decreto legislativo 205/2010 di modifica dell'art. 185 del decreto legislativo 152/2006 nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE."
·         in data 17/11/2011 il commissario dello stato ha impugnato la norma e quindi nuovamente ci si trova nella situazione di partenza.
considerato che
·         dovrebbe essere interesse dell’Amministrazione Comunale tutelare la comunità nei confronti di questa ordinanza e trovare altre soluzioni mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana,
·         la raccolta firme autorizzata il 28/10/2011 è partita con notevoli difficoltà e non tutti i cittadini hanno la possibilità di recarsi negli uffici comunali per sottoscrivere tale petizione
·         altri comuni si stanno impegnando in maniera efficace a risolvere tale problema, vedi la presenza dell’on. parlamentare Rita Borsellino a Gioiosa Marea, vedi l’ordinanza n° 205 del sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni
Il gruppo PRIMAVERA ALUNTINA,
chiede al Sig. Sindaco se non ritiene opportuno adoperarsi con più efficacia e trovare una soluzione, come stanno già facendo in altri paesi vicini (Capo d’Orlando), per garantire che, i nostri operatori agricoli locali, possano continuare tranquillamente a fare il proprio lavoro senza incorrere nel rischio di multe esagerate.

San Marco d’Alunzio , lì 22/11/2011                                     Il capogruppo di “Primavera Aluntina”
                                                                                                           Daniele Monici
                                                                                                          

venerdì 11 novembre 2011

BRUCIATURA STERPAGLIE: “L’APPROVAZIONE DEL DDL UN IMPORTANTISSIMO RISULTATO DELLA PETIZIONE AVVIATA A GIOIOSA MAREA DALL’AVV. AMATO”

La norma approvata prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo non pericoloso. Un importantissimo risultato al quale ha sicuramente contribuito la massiccia mobilitazione popolare scaturita dalla petizione pubblica avviata a Gioiosa Marea a fine settembre e promossa dall’avv. Vincenzo Amato contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli introdotta dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE
Gioiosa Marea, 10/11/2011 - Ieri sera è stato Approvato dall'Ars, con voto unanime, il disegno di legge per lo sviluppo dell'agricoltura e la pesca. Dal resoconto d’aula risulta che sono stati recepiti due ordini del giorno, proposti dall'on. Rinaldi, che aveva presentato un’interrogazione già alla fine di settembre, e dall’on. Corona, finalizzati a sancire che i residui vegetali agricoli non sono da considerare rifiuti, ma prodotti agricoli e come tali sarà possibile continuare a bruciarli in loco nelle campagne.

La norma approvata prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso, utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE (zone di fauna ed ecosistemi protetti).

Un importantissimo risultato al quale ha sicuramente contribuito la massiccia mobilitazione popolare scaturita dalla petizione pubblica avviata a Gioiosa Marea a fine settembre e promossa dall’avv. Vincenzo Amato contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli introdotta dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE. 

A seguito delle migliaia di firme raccolte in tutta la provincia e della presa di posizione pressoché unanime dei sindaci ed amministratori locali a sostegno delle ragioni degli agricoltori, i nostri parlamentati sono stati "costretti" a mettere l'argomento tra le priorità della loro agenda, come dimostra l'attivismo delle ultime settimane dei deputati di tutti i livelli di governo (regionale, nazionale ed europeo). Va dato merito a chi si è impegnato e si sta impegnando per eliminare le conseguenze aberranti della normativa, ma per l’avvenire è auspicabile che vi sia maggiore attenzione ed intervenire preventivamente al fine di evitare che vengano adottate o recepite norme illogiche ed irrazionali che provocano grossi disagi e problemi ai cittadini.


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/amato-lapprovazione-del-ddl-un.html

LOMBARDO 'INCENDIA' S. SALVATORE DI FITALIA CON UNA VITTORIA ANCHE SUA SUI RESIDUI DELL'AGRICOLTURA

Approvata all'Ars la norma che prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura delle potature e di altro materiale agricolo non pericoloso. All'importantissimo risultato, frutto della mobilitazione popolare e delle petizioni pubbliche avviate in molti luoghi della Sicilia, ha certamente contribuito quella avviata da Luigi Lombardo a San Salvatore di Fitalia. La normativa è stata introdotta dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE
San Salvatore di Fitalia (Me), 11/11/2011 - Esprime la sua soddisfazione Luigi Lombardo, Vice Presidente del Consiglio di San Salvatore di Fitalia e Consigliere Regionale ANCI, per l'esito della votazione all'Ars del decreto Agricoltura che consente di bruciare i residui vegetali dell'agricoltura. "Voglio esprimere grande soddisfazione per l'approvazione del disegno di legge approvato dall'ARS in materia di smaltimento rifiuti vegetali.
Grazie all'impegno di ciascuno di noi, alle firme raccolte, si è riusciti a dare risposta alle attese di tutti i cittadini che, da ora torneranno ad essere liberi di bruciare le sterpaglie prodotte nei loro appezzamenti".

Luigi Lombardo, nei giorni scorsi, si era fatto artefice di una petizione con raccolta di firme contro il recepimento della direttiva europea. 

"Nel mio piccolo ho contribuito con le 600 firme raccolte su una popolazione di circa 1200 abitanti e sono davvero felice per aver raggiunto questo obiettivo".


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/lombardo-incendia-s-salvatore-di.html

BRUCIATURA DELLE STERPAGLIE: CORONA (PDL), GRANDE SODDISFAZIONE PER IL RECEPIMENTO DI UN EMENDAMENTO APPROVATO

Palermo 10 novembre 2011 - L’on. Roberto Corona esprime grande soddisfazione per il recepimento di un ordine del giorno da lui presentato e che è stato trasformato in emendamento ed approvato all’interno della legge sugli interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca. L’emendamento riguarda la eliminazione dei materiali agricoli non pericolosi attraverso la bruciatura degli stessi. “Su questo argomento avevo posto l’accento già a settembre di quest’anno – ha dichiarato l’on. Corona – ed avevo presentato una richiesta di modifica della legge vigente che impediva la eliminazione degli sfalci attraverso la bruciatura”.
“La legge – prosegue l’on. Corona - definiva come rifiuti speciali gli scarti delle potature e prevedeva oneri troppo elevati per i piccoli agricoltori della Sicilia, già penalizzati dalla crisi in agricoltura e dai danni delle avverse condizioni metereologiche”. “Il provvedimento di ieri – conclude l’on. Corona – riporta alla considerazione di scarti non pericolosi per quanto riguarda i residui degli sfalci e delle potature e permetterà un notevole risparmio di denaro nel settore agricolo”.


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/bruciatura-delle-sterpaglie-corona-pdl.html

LACCOTO (PD): BRUCIATURA RESIDUI AGRICOLI, SUA LA MOZIONE PER IMPEGNARE IL GOVERNO REGIONALE AD INTERVENIRE SU QUELLO NAZIONALE

Palermo, 11 nov. 2011 - L’approvazione in aula nella seduta dell’ARS del 9 novembre dell’emendamento per la modifica della normativa vigente riguardo al tema del divieto di bruciatura dei residui agricoli segue a ruota quella di qualche settimana addietro, quando l’on. Giuseppe Laccoto presentò una mozione nella quale “ impegnava il Governo regionale ad intervenire con urgenza nei confronti del Governo nazionale per la modifica della normativa vigente (D.Lgs 205/2010), onde consentire la bruciatura di paglia, sfalci e potature,”.
Oggi – dichiara visibilmente soddisfatto l’on. Laccoto – con l’introduzione di un nuovo articolo di legge si dà un input favorevole contro l’abbandono delle piccole proprietà terriere. Qui in Sicilia –aggiunge il deputato del Pd - la rete è costituita da migliaia di piccoli proprietari che, se privati della possibilità di pulire le campagne e bruciare in loco i prodotti della potatura ed esposti a ulteriori costi di trasporto con le difficoltà connesse spesso a stradine interpoderali che rendono l’accesso disagevole, avrebbero avuto un motivo in più per abbandonare le campagne.

 A un agricoltore o una piccola azienda che non ricava molte volte profitto dal proprio lavoro, non si può chiedere un ulteriore sacrificio, peraltro, controproducente.”
Nel convegno svoltosi qualche giorno fa a Portorosa, dedicato a problemi inerenti l’agricoltura, l’on. Laccoto aveva ottenuto l’impegno alla soluzione della problematica da parte dell’Assessore all’Agricoltura e del Presidente della Regione intervenuti ai lavori

E così è stato ! 

Infatti con il parere favorevole del governo, nell’ambito dell’approvazione del disegno di legge su “ Interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca “ è stato introdotto un articolo che testualmente recita: “ In attuazione del comma 1 dell'art. 13, lettera f), del decreto legislativo 205/2010 di modifica dell'art. 185 del decreto legislativo 152/2006 nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE."


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giovedì 10 novembre 2011

Capo d’Orlando: Smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola. Ordinanza (n. 205) del sindaco Enzo Sindoni

Il sindaco di Capo d’Orlando ENZO SINDONI (nella foto) ha emanato una ordinanza, la numero 205, che regola lo smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola colturale. Il provvedimento si è reso necessario in considerazione delle numerose richieste degli operatori agricoli locali che hanno esigenza di smaltire il materiale vegetale proveniente da potature e sfalci, allo stato giacente nei fondi rustici o deposti sulle vie e strade comunali, con grave pericolo per la salute e la pubblica incolumità, soprattutto se trascinati nei fiumi e nei torrenti…
Il sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni ha emanato una ordinanza che regola lo smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola colturale. Il provvedimento si è reso necessario in considerazione delle numerose richieste degli operatori agricoli locali che hanno esigenza di smaltire il materiale vegetale proveniente da potature e sfalci, allo stato giacente nei fondi rustici o deposti sulle vie e strade comunali, con grave pericolo per la salute e la pubblica incolumità, soprattutto se trascinati nei fiumi e nei torrenti. L’ordinanza, n. 205, così recita:“Agli operatori in agricoltura, proprietari/conduttori dei fondi rustici siti nel Comune di Capo d’Orlando, di procedere mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana, allo smaltimento dei sottoprodotti di paglia, sfalci e potature, nonché di altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso, utilizzandolo in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia, da tale biomassa. Qualora detto utilizzo non fosse possibile di procedere allo smaltimento anche mediante bruciatura e produzione di cenere ammendante in modo che non danneggi l’ambiente né metta in pericolo la salute umana, utilizzando e spargendo la cenere ammendante nel medesimo fondo, per una migliore fertilizzazione del terreno. Per i tempi, modi, sicurezza delle operazioni di bruciatura, dovrà essere rispettato quanto previsto dal citato regolamento in materia di fuochi controllati in agricoltura, approvato con delibere del consiglio comunale n. 9 del 4 aprile 2007, rivisitato con delibera n. 16 del 15 giugno 2010. Agli stessi soggetti- conclude l’ordinanza- si fa obbligo, prima della bruciatura, di comunicare agli Uffici comunali i motivi, i tempi, il proprietario, il conduttore,  la località con indicazione specifica del foglio di mappa e della particella catastale,  utilizzando la modulistica all’uopo predisposta che sarà reperibile presso l’URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico ndc) e scaricabile dal sito internet di questo Comune”.

lunedì 7 novembre 2011

RITA BORSELLINO A GIOIOSA MAREA: “SUL DIVIETO DI BRUCIARE LE STERPAGLIE PRESENTERÒ UN’INTERROGAZIONE INTERPRETATIVA A BRUXELLES”

La parlamentare europea Rita Borsellino a Gioiosa Marea per mediare la controversa vicenda pubblica contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli, introdotto dal recepimento della direttiva n. 2008/98/CE
Gioiosa Marea (Me), 04/11/2011 – La parlamentare europea Rita Borsellino a Gioiosa Marea non c’è andata per spegnere il fuoco ma per accenderlo, da quando un valente avvocato gioiosano della Valle dei Lumi, Vincenzo Amato, s’è messo in testa di ripetere con convinzione la parafrasi della poesia di Cecco Angiolieri:
"S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo". “Suvvia, avvocato – avrebbe detto l’on. Rita Borsellino – non esageriamo. Limitiamoci ad ardere le potature, gli sfalci e le sterpaglie, che riuscendoci saremmo già a cavallo”.

In effetti l’incontro, svoltosi nel pomeriggio a Gioiosa Marea, non ha avuto questo prologo. Più seriamente è stato introdotto dall’ex dirigente della Cgil Teodoro Lamonica, unitamente al sindaco di Gioiosa Marea, Ignazio Spanò, latori della controversa vicenda che vede ora bene avviata una petizione pubblica contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli, introdotto dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE.
Direttiva europea, appunto, per cui si intende 'dare incarico' all’on. Rita Borsellino, parlamentare europea, di farsi interprete del dissenso che la normativa ha incontrato in larghe fasce di popolazione, a Gioiosa Marea come in vaste aree dei Nebrodi e certamente d’Italia.

A Gioiosa Marea sono già migliaia le firme raccolte e le email inviate a parlamentari e agenzie istituzionali tramite la petizione on line. Sindaci e consigli comunali hanno condannato la legge e minacciato forme di disobbedienza civile. Il timore è che una normativa tanto rigida e penalizzante possa essere l’anticamera dell’abbandono delle campagne da parte dei piccoli proprietari e dei braccianti di tradizione, impossibilitati a svolgere normalmente quanto si è sempre fatto in campagna.
“Le stoppie, gli sfalci e i residui di potatura sono stati bruciati per millenni dai nostri agricoltori nei lori terreni. Adesso, essendo stati classificati alla stessa stregua dei rifiuti, debbono essere smaltiti adeguatamente. Significa che dovranno essere raccolti e trasportati anche in zone lontane per essere conferiti nei centri di raccolta, con costi proibitivi che indurranno moltissimi proprietari ad abbandonare definitivamente e lasciare incolti i propri terreni” – ha detto nel suo intervento l’avv. Vincenzo Amato.

Nella sua introduzione Teodoro Lamonica ha fatto il punto sulla situazione comprensoriale, dove sono oramai tante le amministrazioni comunali che hanno protestato per l’inaccettabile divieto, avviando inziative varie a supporto di petizioni ed azioni di protesta.
A Gioiosa Marea, come ha fatto presente il sindaco Ignazio Spanò, oltre all’avvio della petizione si pensa di riuscire a trovare un appiglio normativo che consenta di andare oltre la direttiva 2008/98/CE, al punto da consentire di bruciare le sterpaglie aggirando il decreto, pur restando nella legalità.

L’on. Rita Borsellino ha fatto presente di avere avviato studi in merito e di vere dato incarico ai suoi collaboratori esperti di assodare quanto è nell'interpretazione della normativa europea, allo scopo di definire, nella maniera più attendibile, i termini dell’interpretazione della direttiva in questione, nella sua estensione originale ed autentica.
“Questo – ha detto l’on. Borsellino – perchè ho l’impressione che la Regione Siciliana sia andata oltre il dettato normativo, al punto da rendere addirittura più restrittiva la norma. Cosa che potrebbe pure essersi verificata a livello nazionale, con una interpretazione limitativa e perciò penalizzante, in seguito ad una applicazione oltremodo rigorosa”.

L’on. Borsellino ha avviato una disamina delle motivazioni che supportano l’emanazione in sede europea della della direttiva n. 2008/98/CE. “Le normative antincendio sono tese a prevenire gli incendi accidentali come quelli dolosi - ha detto la parlamentare europea. - E proprio queste motivazioni hanno indotto a fare ricorso a tale normativa, più rivolta a paesi come il nostro che al Belgio, ad esempio, dove il conferimento dei rifiuti vegetali è vantaggiosa per chi conferisce. Da noi non è affatto così, con i risultati e le conseguenze cui assistiamo. Tuttavia - ha proseguito l'on. Borsellino - sarà opportuno indagare adeguatamente il testo applicativo della norma, nonchè gli atti di recepimento nazionale e regionale per potere avere le idee ben chiare su come muoversi per conseguire l'obiettivo”.
Ora l'on. Rita Borsellino attenderà l'esito dello studio da lei stessa avviato in merito all'interpretazione della direttiva, onde rendersi conto se vi è nell'interpretazione nazionale e regionale un rigore ridondante rispetto alle intenzioni della Commissione Europea. Quindi avvierà l'interrogazione parlamentare europea che intende rivolgere alla Commissione con idonee richieste, formulate congruamente rispetto alla portata effettiva della norma. L'obiettivo, naturalmente, è di mettere i contadini e i coltivatori nelle condizioni di bruciare le sterpaglie come si è sempre fatto, da tempi che prevengono certo la parafrasi della poesia di Cecco Angiolieri:

"S'i fosse foco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo" 


E per l'on. Rita Borsellino, assieme ai ringraziamenti, non sono mancati i ferventi 'in bocca al lupo' per la candidatura a sindaco di Palermo, che la vede lanciatissima.

sabato 29 ottobre 2011

RACCOLTA FIRME

Si porta a conoscenza di tutta la cittadinanza che l’Amministrazione si sta attivando per la raccolta di firme per l’abrogazione dell’art.13 del decreto legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE , il quale stabilisce che “ paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi…, se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente o mettono in pericolo la salute umana devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati “ . Tutti gli interessati possono recarsi al Comune per sottoscrivere la petizione. S.Marco d’Alunzio, lì 28.10.2011
Il Sindaco
Dott.Amedeo ARCODIA

martedì 25 ottobre 2011

I NOSTRI AMMINISTRATORI E IL DIVIETO DI BRUCIARE.

Da qualche settimana tutti voi vi siete imbattuti nella notizia sul divieto di bruciare nei campi i residui vegetali agricoli. Questo divieto è stato introdotto dalla direttiva comunitaria n. 2008/98, recepita dal D.lgs n. 205 del 13/12/2010 il cui art. 13 stabilisce che paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso, se non utilizzati nel ciclo produttivo agricolo, sono da considerare rifiuti e di conseguenza, anche alla luce delle indicazioni pervenute dalle autorità competenti e segnatamente dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, la loro combustione sul campo costituisce illecito smaltimento di rifiuti punito con pesanti sanzioni penali.
Un po’ tutti si stanno muovendo per fermare questa norma, a nostro parere, irragionevole che ha come scopo quello di “punire” ingiustamente i proprietari terrieri, gli agricoltori, i cittadini onesti.
Tra coloro che si stanno ribellando alla norma c’è anche  l’on. Giuseppe Laccoto, (deputato del Pd all’ARS) che in un recente intervento ha dichiarato che: <<bruciare i materiali della potatura, considerati “rifiuti” e come tali da portare nei centri per il trattamento (che da noi praticamente non esistono), rischia di tradursi in un abbandono delle piccole proprietà terriere>>.
Ed è proprio questo il nostro terrore! Temiamo che i nostri agricoltori abbandonino le proprietà terriere e, come sappiamo, se quest’ultime non verranno curate si potranno verificare altri danni ancor più gravi.
Come abbiamo detto prima, tutti si stanno mobilitando: onorevoli; sindaci e assessori. L’unico paese che non si sta interessando è  quello di San Marco d’Alunzio.
Noi, in primis come cittadini e poi come gruppo di opposizione chiediamo un intervento concreto da parte degli amministratori Aluntini.
Noi siamo sempre a disposizione per un confronto e per trovare delle linee guida per fermare questo divieto. 

lunedì 24 ottobre 2011

RENDICONTO MANIFESTAZIONI TURISTICHE



A seguito delle accuse mosse in sede di consiglio comunale, in data 18/07/2011, dai consiglieri di maggioranza e dall’Assessore al bilancio riguardo alla mancata informazione, dei consiglieri di opposizione, sullo stanziamento previsto nel capitolo “SERVIZI VARI PER MANIFESTAZIONI ED INIZIATIVE TURISTICHE” di 34.246,53€ , i consiglieri hanno chiesto in modo dettagliato  la copia degli atti in questione.
Quanto segue  riguarda la trasmissione dei suddetti atti:
ü Impegno spesa e relativa liquidazione per versamento quota annuale di iscrizione al club “I Borghi più belli d’Italia” anno 2011 e per quota partecipazione alla BIT di Milano: 1.442,00 €;
ü Pubblicità di San Marco d’Alunzio sul libro pubblicato dalla Gazzetta del Sud: 819,60 €;
ü Iniziative per la celebrazione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia: 155,80 €;
ü Gemellaggio tra il comune di San Marco d’Alunzio e il comune di Gagliano Castelferrato: 4.770,50 € di cui:
-         Cartello via Gebbia: 1.200,00 €;
-         Piante e fiori: 162,50 €;
-         Pranzo per 60 persone: 2.880,00 €;
-         Pro Loco San Marco: 330,00 €.
ü Progetto: “Nebrodi: dove osano le aquile”: 1.600,00 €;
ü Impegno somme per la realizzazione della manifestazione “La primavera incomincia con strega Giovannina”: 504,00 €;
ü Affidamento progettazione grafica, impaginazione e stampa volume “San Marco d’Alunzio. Costumi e tradizioni nel 20° secolo”: 7.244,00 €;
ü Impegno somme per pubblicità sul quotidiano di Sicilia e sul giornale affari: 630,00 €;
ü Pagamento premi per concorso balconi-angoli fioriti e museo a cielo aperto: 1.350,00 ;
ü Impegno somme per acquisto due pagine sulla guida turistica Gran Tour Sicilia GPS 2011: 600,00 €;
ü Manifestazione Medievale 2 giugno 2011: 8.621,40 € di cui:
-         Audio service: 300,00 €;
-         Pro Loco San Marco: 2.200,00 €;
-         Associazione volontari San Marco ONLUS: 950,00 €;
-         Pubblicità TV e quotidiani: 4.081,00 €;
-         Materiale pubblicitario e distribuzione volantini: 1.030,00 €.
ü Affidamento servizi di promozione e pubblicità su Roma EUR: 1.500,00 €.

PER UN TOTALE SPESO PER MANIFESTAZIONI ED INIZIATIVE TURISTICHE DI 29.237,30 €.

Pertanto dei 34.246,53 € previsti per le manifestazioni turistiche, sono stati spesi nel primo semestre del 2011 29.237,30 €., quindi con solo 5.009,23 € l’amministrazione non poteva provvedere all’estate Aluntina.
Per questo nella seduta del consiglio comunale del 18/07/2011 si è proceduto per l’approvazione (con 7 voti favorevoli e 5 contrari) alla Variazione al bilancio di 20.858,46 € per le manifestazioni estive.
Quest’ultime somme sono state, invece, impegnate nel modo seguente:
ü Visita ufficiale Assessore Regionale Messineo: 500,00 €;
ü Estate Aluntina: 26.500,00 €;
ü Manifestazione “Slow Design”: 12.429,00€ di cui: 
-         Pubblicità: 3.129,00 €;
-         Incarico associazione ICOD: 4.600,00€;
-         Ospitalità designer: 3.744,00€;
-         Degustazione prodotti tipici: 1.000,00€;
-         Spese per imprevisti: 471,00 €.

PER UN TOTALE DI  39.429,00 €.

In definitiva per i “Servizi vari per manifestazioni ed iniziative turistiche”, ad oggi, la nostra Amministrazione ha speso ben:  
68.666,30 €

Aluntini, a voi le conclusioni!!!