Benvenuti
Il gruppo Primavera Aluntina vi da il benvenuto
sabato 23 novembre 2013
martedì 8 ottobre 2013
‘6000 campanili’: dal 24 ottobre via alle domande
A disposizione 100 milioni per opere di importo compreso tra 500 mila e un milione di euro
08/10/2013 - È attesa per oggi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando“6000 Campanili”, previsto dalla Legge del Fare, che fissa alle ore 9 di giovedì 24 ottobre il via alle domande per accaparrarsi una quota dei 100 milioni messi a disposizione dal programma.
Lo ha fatto sapere con un avviso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha siglato con l’Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, un atto aggiuntivo alla convenzione del 29 agosto scorso.
In base al testo iniziale della convenzione, le istanze potevano essere presentate un giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta. Per dare ai Comuni più tempo per la messa a punto degli atti e chiarire una serie di dubbi manifestati dagli enti locali, il via è stato fissato alle 9 del 24 ottobre 2013.
Chi può chiedere il finanziamento
Possono presentare domanda di contributo finanziario i Comuni che, in base al censimento del 2011, hanno una popolazione inferiore a 5 mila abitanti, le Unioni composte esclusivamente da Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni, ciascuno dei quali con popolazione inferiore a 5 mila abitanti.
Tra le opere finanziabili spiccano gli interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici, l’adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti, ad esempio alla normativa antisismica o antincendio, la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici, la realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali o reti telematiche di NGN e WI-FI, la salvaguardia e messa in sicurezza del territorio.
L’importo del finanziamento richiesto non può essere inferiore a 500 mila euro e superiore a 1 milione di euro. Per gli importi superiori, il soggetto interessato dovrà indicare la copertura economica a proprie spese della restante parte.
Come fare domanda
La richiesta di finanziamento deve essere corredata dalla delibera di Giunta che approva la richiesta di contributo, dalla nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), dall’approvazione della relazione illustrativa dell’intervento per il quale si presenta la richiesta, firmata dal RUP, e dall’approvazione del disciplinare che regola i rapporti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Soggetto interessato.
Alla domanda va inoltre allegata la relazione illustrativa del RUP, di estensione non superiore a 5 mila caratteri, nella quale saranno indicati la natura e le caratteristiche principali dell’intervento, lo stato di avanzamento delle attività procedurali, l’elenco dei pareri, i permessi e i nulla osta necessari all’approvazione e all’avvio dell’intervento.
La relazione dovrà essere inoltre accompagnata dalla delibera di approvazione del progetto, dall’elenco dei relativi elaborati, dal cronoprogramma dei lavori, e dal Quadro Economico dell’intervento, dove indicare le eventuali spese già liquidate o impegnate, che non sono ammissibili al finanziamento.
Completano la documentazione da inviare gli elaborati grafici idonei a consentire l’inquadramento generale dell’intervento e sufficienti a verificarne la coerenza con le previsioni della norma, la dichiarazione con l’indicazione del codice Iban del Soggetto interessato e lo schema di disciplinare, compilato con tutti gli elementi identificativi dell’intervento e del Soggetto interessato richiedente.
Diversamente da come indicato nella prima convenzione, l’indirizzo di posta elettronica certificata al quale dovranno essere inviate le domande di finanziamento è pec@6000campanili.anci.it. Il testo dell’oggetto del messaggio deve essere composto dal nome del programma “6000campanili” e dalla denominazione estesa e priva di abbreviazioni dell’ente richiedente separati da un “-".
La documentazione da allegare dovrà essere in formato pdf e avere dimensioni A4. Fanno eccezione gli elaborati grafici, per i quali è ammesso il formato A3. Complessivamente gli allegati potranno avere una dimensione massima di 28 MB e dovranno pervenire con un unico invio.
I criteri di selezione
Ogni soggetto interessato può presentare un solo progetto. Sono ammesse a finanziamento tutte le richieste ritenute finanziabili e poste in ordine di invio, fino al raggiungimento dell’importo assegnato. Dopo l’invio delle domande, si procederà quindi a redigere l’elenco delle richieste risultate conformi alle direttive indicate. La convenzione prevede una riserva di 35 progetti, finalizzata a finanziare almeno un progetto per regione, tenendo sempre conto dell’ordine cronologico di ricezione delle richieste.
Le risposte dell’Anci ai dubbi dei Comuni
Sulla base delle numerose richieste di chiarimento avanzate dai Comuni interessati a partecipare alla selezione, l’Anci ha spiegato in primo luogo che il programma 6000 Campanili non prevede deroghe al patto di stabilità.
Sulla richiesta di contributo vanno apposte due firme digitali perché una attesta la conformità agli originali della documentazione allegata. Se il sistema di firma digitale non consente l’apposizione di due firme dello stesso soggetto su un unico file, sarà possibile riportare la dichiarazione di conformità su un file separato da firmare digitalmente.
L’Anci ha spiegato inoltre che non è previsto un livello minimo di progettazione tra quelli previsti dal DPR 207/2010 e che al momento della richiesta il progetto deve essere munito di tutti i pareri discriminanti, rispetto alla sua realizzabilità, in quanto necessari all’avvio dell’intervento.
Gli elaborati grafici da allegare sono solamente quelli che il comune ritiene sufficienti ad inquadrare l’intervento. Questi dovranno essere preferibilmente PDF risultanti preferibilmente dalle scannerizzazione del progetto cartaceo approvato e munito di timbri. Sono ammessi anche formati PDF originati dai files in DWG dei corrispondenti elaborati del progetto approvato.
Il logo identificativo del Programma “6000 Campanili”, messo a disposizione dei Soggetti interessati sul sito del Ministero e dell’ANCI non dovrà essere posto sugli elaborati grafici, ma solo sulla richiesta di contributo e sullo schema di disciplinare. Il logo sarà poi inserito sui cartelli di cantiere degli interventi finanziati.
In base al testo iniziale della convenzione, le istanze potevano essere presentate un giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta. Per dare ai Comuni più tempo per la messa a punto degli atti e chiarire una serie di dubbi manifestati dagli enti locali, il via è stato fissato alle 9 del 24 ottobre 2013.
Chi può chiedere il finanziamento
Possono presentare domanda di contributo finanziario i Comuni che, in base al censimento del 2011, hanno una popolazione inferiore a 5 mila abitanti, le Unioni composte esclusivamente da Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni, ciascuno dei quali con popolazione inferiore a 5 mila abitanti.
Tra le opere finanziabili spiccano gli interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici, l’adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti, ad esempio alla normativa antisismica o antincendio, la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici, la realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali o reti telematiche di NGN e WI-FI, la salvaguardia e messa in sicurezza del territorio.
L’importo del finanziamento richiesto non può essere inferiore a 500 mila euro e superiore a 1 milione di euro. Per gli importi superiori, il soggetto interessato dovrà indicare la copertura economica a proprie spese della restante parte.
Come fare domanda
La richiesta di finanziamento deve essere corredata dalla delibera di Giunta che approva la richiesta di contributo, dalla nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), dall’approvazione della relazione illustrativa dell’intervento per il quale si presenta la richiesta, firmata dal RUP, e dall’approvazione del disciplinare che regola i rapporti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Soggetto interessato.
Alla domanda va inoltre allegata la relazione illustrativa del RUP, di estensione non superiore a 5 mila caratteri, nella quale saranno indicati la natura e le caratteristiche principali dell’intervento, lo stato di avanzamento delle attività procedurali, l’elenco dei pareri, i permessi e i nulla osta necessari all’approvazione e all’avvio dell’intervento.
La relazione dovrà essere inoltre accompagnata dalla delibera di approvazione del progetto, dall’elenco dei relativi elaborati, dal cronoprogramma dei lavori, e dal Quadro Economico dell’intervento, dove indicare le eventuali spese già liquidate o impegnate, che non sono ammissibili al finanziamento.
Completano la documentazione da inviare gli elaborati grafici idonei a consentire l’inquadramento generale dell’intervento e sufficienti a verificarne la coerenza con le previsioni della norma, la dichiarazione con l’indicazione del codice Iban del Soggetto interessato e lo schema di disciplinare, compilato con tutti gli elementi identificativi dell’intervento e del Soggetto interessato richiedente.
Diversamente da come indicato nella prima convenzione, l’indirizzo di posta elettronica certificata al quale dovranno essere inviate le domande di finanziamento è pec@6000campanili.anci.it. Il testo dell’oggetto del messaggio deve essere composto dal nome del programma “6000campanili” e dalla denominazione estesa e priva di abbreviazioni dell’ente richiedente separati da un “-".
La documentazione da allegare dovrà essere in formato pdf e avere dimensioni A4. Fanno eccezione gli elaborati grafici, per i quali è ammesso il formato A3. Complessivamente gli allegati potranno avere una dimensione massima di 28 MB e dovranno pervenire con un unico invio.
I criteri di selezione
Ogni soggetto interessato può presentare un solo progetto. Sono ammesse a finanziamento tutte le richieste ritenute finanziabili e poste in ordine di invio, fino al raggiungimento dell’importo assegnato. Dopo l’invio delle domande, si procederà quindi a redigere l’elenco delle richieste risultate conformi alle direttive indicate. La convenzione prevede una riserva di 35 progetti, finalizzata a finanziare almeno un progetto per regione, tenendo sempre conto dell’ordine cronologico di ricezione delle richieste.
Le risposte dell’Anci ai dubbi dei Comuni
Sulla base delle numerose richieste di chiarimento avanzate dai Comuni interessati a partecipare alla selezione, l’Anci ha spiegato in primo luogo che il programma 6000 Campanili non prevede deroghe al patto di stabilità.
Sulla richiesta di contributo vanno apposte due firme digitali perché una attesta la conformità agli originali della documentazione allegata. Se il sistema di firma digitale non consente l’apposizione di due firme dello stesso soggetto su un unico file, sarà possibile riportare la dichiarazione di conformità su un file separato da firmare digitalmente.
L’Anci ha spiegato inoltre che non è previsto un livello minimo di progettazione tra quelli previsti dal DPR 207/2010 e che al momento della richiesta il progetto deve essere munito di tutti i pareri discriminanti, rispetto alla sua realizzabilità, in quanto necessari all’avvio dell’intervento.
Gli elaborati grafici da allegare sono solamente quelli che il comune ritiene sufficienti ad inquadrare l’intervento. Questi dovranno essere preferibilmente PDF risultanti preferibilmente dalle scannerizzazione del progetto cartaceo approvato e munito di timbri. Sono ammessi anche formati PDF originati dai files in DWG dei corrispondenti elaborati del progetto approvato.
Il logo identificativo del Programma “6000 Campanili”, messo a disposizione dei Soggetti interessati sul sito del Ministero e dell’ANCI non dovrà essere posto sugli elaborati grafici, ma solo sulla richiesta di contributo e sullo schema di disciplinare. Il logo sarà poi inserito sui cartelli di cantiere degli interventi finanziati.
martedì 27 agosto 2013
Cura e manutenzione parco giochi “Palazzaccio”
Al Sig. Sindaco
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
e
p. c. Al
Presidente del Consiglio
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
OGGETTO: Cura e manutenzione parco giochi
“Palazzaccio”.
Il sottoscritto consigliere comunale,
capogruppo dei consiglieri di Primavera
Aluntina, in ottemperanza del proprio mandato elettorale, per una doverosa
informazione alla cittadinanza e nel rispetto del principio di trasparenza
dell’azione amministrativa,
premesso che
sono stato più volte ripreso da numerosi
cittadini Aluntini
vista
la situazione di incuria in cui versa il parco
giochi del “Palazzaccio”, che soprattutto nel periodo estivo diventa meta di
numerosi giovani, i quali incuranti della struttura e della presenza di
bambini, fanno un utilizzo improprio dei giochi presenti, lasciando spesso
abbandonate bottiglie di vetro e/o altri oggetti pericolosi per i bambini, o
utilizzando tale struttura come bagno pubblico, aumentando così il rischio di
infezioni e malattie,
CHIEDE
che,
quantomeno nel periodo estivo venga garantita ai genitori la possibilità di
utilizzare tale struttura per quello che è realmente.
Essendo
l’unico parco giochi presente nel nostro paese dovrebbe essere salvaguardato e
tutelato.
Quanto
sopra nell'esercizio delle proprie funzioni
Con osservanza
San Marco d’Alunzio, lì 26/08/2013 Gruppo Consiliare
“Primavera
Aluntina”
Il
Capogruppo Daniele Monici
Utilizzo del defibrillatore
Al Sig. Sindaco
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
e
p. c. Al
Presidente del Consiglio
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
OGGETTO: Utilizzo del defibrillatore.
Il sottoscritto consigliere comunale,
capogruppo dei consiglieri di Primavera
Aluntina, in ottemperanza del proprio mandato elettorale, per una doverosa
informazione alla cittadinanza e nel rispetto del principio di trasparenza
dell’azione amministrativa,
viste
·
la Delibera di Giunta
n. 224 del 19/12/2012 “Acquisto defibrillatore semiautomatico”
·
la Delibera di Giunta
n. 61 del 28/03/2013 “Corso di formazione per uso defibrillatore”
e dopo
aver ribadito nella valutazione della relazione annuale, la giusta attenzione
che merita la campagna di sensibilizzazione e prevenzione del rischio di
infarto che l’amministrazione ha portato avanti con l’acquisto del defibrillatore,
CHIEDE
di conoscere qual’é la
reale sistemazione di tale dispositivo.
Da una discussione
affrontata con il Sig. Sindaco durante il corso di formazione del 14/04/2013,
era emersa la possibilità di installare il defibrillatore presso l’ingresso
della sede comunale per una comoda e facile reperibilità.
Ad oggi invece
risulta essere dimenticato chissà in quale armadietto.
Inoltre, già durante
il primo corso, si era preventivato di farne altri in maniera tale da avere
tante più persone possibili in grado di utilizzarlo.
Pertanto, con la
presente voglio sollecitare l’avvio dei corsi di formazione e l’installazione del
defibrillatore presso un qualsiasi punto di facile reperibilità, possibilmente
prima che ce ne sia di bisogno, altrimenti è d’obbligo da parte
dell’amministrazione comunicare alla cittadinanza il nome del responsabile che lo
tiene conservato.
Quanto
sopra nell'esercizio delle proprie funzioni
Con osservanza
San Marco d’Alunzio, lì 26/08/2013
Gruppo Consiliare
“Primavera
Aluntina”
Il
Capogruppo Daniele Monici
giovedì 1 agosto 2013
Chiusura cava Nebrodi Inerti
Al Sig. Sindaco
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
e
p. c. Al
Presidente del Consiglio
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
OGGETTO: chiusura cava Nebrodi Inerti.
Egregio
Signor Sindaco,
abbiamo
appreso da qualche giorno la notizia secondo la quale la Nebrodi Inerti srl,
società che esercita l’attività estrattiva nella cava di San Marco d’Alunzio,
ha comunicato ufficialmente la chiusura della sua attività ed il licenziamento
di 14 lavoratori.
Tutto
questo a causa del mancato rilascio del parere Via-Vas da parte
dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente.
Vista
l’importanza socio-economica che l’attività di cava riveste (o meglio rivestiva)
per la comunità aluntina, rimarcata dal comune di San Marco d’Alunzio in data
23/02/2010, nella persona dell’allora assessore Enrico Monastra, in occasione
del sopralluogo indetto dall’ARTA Servizio Via-Vas, evidenziando la «ricaduta
occupazionale che tale attività garantisce per il territorio», e nella
persona dell’assessore Amedeo Sansiveri che nell’incontro con in sindacati del
23/08/2011, aveva manifestato «a qualsiasi livello di intervento, la
disponibilità ad essere presente al fine di salvaguardare i suddetti posti di
lavoro»; ci chiediamo se realmente il comune di San Marco d’Alunzio si
è impegnato a qualsiasi livello di intervento per evitare la chiusura della
cava ed il fallimento della Nebrodi Inerti.
Con
la deliberazione n. 6 del 04/05/2012 il Consiglio Comunale ha deciso
all’unanimità dei voti di garantire una proroga del contratto di affitto del
terreno comunale in favore della Curatela Fallimentare della Società Agnello
Costruzioni per ulteriori due anni dalla data di scadenza del contratto fissata
al 31/12/2011.
Con
la stessa deliberazione, prolungando il contratto alla Curatela Fallimentare
della Società Agnello, si è rinunciato all’offerta alternativa presentata
dall’Impresa Bruno Teodoro che voleva stipulare un contratto di locazione per
continuare a sfruttare l’area in questione.
Pertanto
il contratto con la Curatela Fallimentare della Società Agnello Costruzioni è
stato modificato sostituendo la parola “dodici anni” alla parola “dieci anni”
quale termine contrattuale.
Nonostante
l’inattività della cava, la Curatela Fallimentare ha correttamente onorato il
pagamento anticipato di affitto per l’anno 2012, versando al Comune la somma
complessiva di 93.281,00 €.
Successivamente,
con nota del 11/06/2012 prot. 2648, la Società Nebrodi Inerti ha comunicato di
aver acquisito la titolarità del ramo aziendale della Società fallita (Agnello
Costruzioni) e con nota assunta agli atti il 11/07/2012 prot. 2662, ha
confermato di farsi carico di tutti gli obblighi ed oneri previsti nel contratto
di locazione e nel successivo prolungamento; poi con nota prot. 5594 del
15/11/2012 ha chiesto un breve differimento del termine contrattuale per il
pagamento del canone 2013.
La
Giunta Comunale con deliberazione n. 35 del 04/02/2013 ha pertanto fissato il
termine per il pagamento al 30/04/2013, applicando alla rata del canone di
affitto gli interessi moratori pari al costo della scopertura di Tesoreria.
Ad
oggi 27/07/2013, il nostro gruppo “Primavera Aluntina” dopo aver più volte
chiesto, sia in sede di Consiglio sia in maniera informale, non ha ancora
saputo se in data 30/04 il Comune ha ricevuto il pagamento del canone per
l’anno 2013.
Infatti,
con la chiusura della cava, oltre al licenziamento di 14 lavoratori, per la
maggior parte cittadini Aluntini, si verificherà per le casse comunali un
ammanco annuo di circa 95.000,00 €.
Pertanto,
chiediamo se avete previsto tale ammanco a partire dal 2014 (sempre se il 2013
è stato pagato) e come pensate di gestire la situazione. Graverà tutto sui
cittadini, sulle associazioni o sulle manifestazioni culturali, provocando il
collasso totale del nostro piccolo paese?
Oppure
possiamo stare tranquilli, tanto il nostro bilancio è sempre in positivo?
Pensiamo
che in realtà da parte vostra non ci sia stato il massimo livello di intervento
manifestato dall’assessore Sansiveri nell’agosto del 2011, avete lasciato
morire una realtà che dava lavoro ai nostri concittadini e garantiva
annualmente un’entrata florida al nostro comune.
Con osservanza
San Marco d’Alunzio, lì 01/08/2013
Gruppo Consiliare
“Primavera
Aluntina”
Il
Capogruppo Daniele Monici
sabato 13 luglio 2013
martedì 18 giugno 2013
Centrale a biomassa in C/da Cuba
Ecco l'intervista al Sindaco del Comune di Torrenova che
smentisce le voci riguardanti la realizzazione di una centrale a biomassa in
C/da Cuba.
Il problema era d’interesse anche per molti cittadini Aluntini.
venerdì 7 giugno 2013
Riattivazione cantieri a San Marco d'Alunzio
Al Sig.
Sindaco
del Comune di
San Marco d’Alunzio
del Comune di
San Marco d’Alunzio
e
p. c. All’Assessore all’Urbanistica
Al
responsabile dell’Ufficio Tecnico
Al
Presidente del Consiglio
del Comune di
San Marco d’Alunzio
OGGETTO: Riattivazione
Cantieri
Il sottoscritto consigliere comunale,
capogruppo dei consiglieri di Primavera
Aluntina, dopo aver comunicato al Sig. Sindaco e al Presidente del Consiglio la
lettera inviata al Presidente della Regione R. Crocetta in data 27/05/2013 e
dopo aver appreso dalle principali testate giornalistiche siciliane la notizia
che la Giunta Regionale ha stanziato 50 milioni di euro per la riattivazione
dei cantieri
CHIEDE
un incontro urgente garantito dalla Sua
presenza, con l’Assessore all’urbanistica, il responsabile dell’ufficio tecnico
e il Presidente del Consiglio per valutare insieme al nostro gruppo consiliare
i progetti pronti da inviare alla Regione, e sfruttare la possibilità di
riattivare i cantieri anche nel nostro Comune.
Quanto sopra nell'esercizio delle
proprie funzioni e in attesa di riscontro porgo distinti saluti.
Con osservanza
San Marco d’Alunzio, lì 07/06/2013
Il capogruppo di “Primavera
Aluntina”
Daniele Monici
Regione, 50 milioni per 20 mila posti di lavoro
Tempo record, nemmeno una settimana ed ecco la risposta del
Presidente Crocetta, adesso tocca a noi!
PALERMO. La giunta regionale, su proposta dell'assessore al Lavoro e alla Famiglia Ester Bonafede, ha deciso di autorizzare un piano straordinario di cantieri di servizio prevedendo uno stanziamento di 50 milioni di euro. Destinatari delle risorse saranno i Comuni che presenteranno piani di utilizzo lavorativo, che includano per il settanta per cento giovani disoccupati e inoccupati nella fascia entro i trentacinque anni e per il trenta per cento ultra cinquantenni esclusi dal mercato del lavoro. L'occupazione stimata è di ventimila unità per tre mesi, dice una nota della giunta. Le risorse saranno distribuite ai Comuni in proporzione agli indici di disoccupazione e inoccupazione del territorio comunale competente.
giovedì 30 maggio 2013
Riattivazione cantieri regionali
Gruppo
Consiliare “Primavera Aluntina”
del Comune di San Marco d’Alunzio
(ME)
Al
Presidente della Regione Siciliana
e
p. c. Al Sindaco
e al
Presidente
del Consiglio
del Comune di San Marco d’Alunzio (ME)
OGGETTO:
Riattivazione cantieri regionali di lavoro.
Egregio Presidente Crocetta,
siamo
i Consiglieri del gruppo di minoranza “Primavera Aluntina” del Comune di San
Marco d’Alunzio (ME), città d’arte ad oggettiva vocazione turistica.
Abbiamo
a cuore la nostra comunità e il nostro piccolo borgo che in questo periodo di
crisi rischia di morire tra le proprie rovine per via dello spopolamento.
Soprattutto
le famiglie sentono forte il peso della crisi ma anche i molti giovani che
decidono di emigrare e di lasciare le proprie origini per trovare lavoro al
nord o all’estero.
Non
vogliamo che tutto questo accada, non vogliamo stare inermi a guardare lo sfaldamento
del tessuto sociale Siciliano.
Per
questo, con la presente nota, Le
chiediamo di prendere in considerazione l’opportunità di riattivare al più
presto possibile i c.d. cantieri regionali del lavoro per dare un po’ di
respiro alle nostre comunità.
Il
finanziamento di questi progetti può non soltanto dare occupazione ai molti
disoccupati ma anche dare vita a tutti quei progetti che da anni risiedono nei
cassetti dell’ufficio tecnico per via delle scarse risorse finanziarie
destinate ai Comuni.
I
progetti a cui facciamo riferimento riguardano i numerosi vicoli e il recupero
di parte del centro storico che senza manutenzione rischia di cadere lentamente
a pezzi.
Crediamo
in Lei, Presidente Crocetta, che ha un forte senso di responsabilità, che si
dimostra ogni giorno vicino alla gente ed al territorio e che ha risvegliato in
noi l’orgoglio di essere Siciliani.
In
conclusione Le chiediamo un incontro per dare voce ed approfondire le problematiche
reali che viviamo nelle nostre comunità.
Con
Osservanza.
Gruppo
Consiliare “Primavera Aluntina”
venerdì 17 maggio 2013
Valutazione della “Relazione annuale del Sindaco” da parte del gruppo di minoranza consiliare.
Al Sig. Sindaco
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
e
p. c. Al
Presidente del Consiglio
del
Comune di
San
Marco d’Alunzio
OGGETTO: Valutazione della “Relazione annuale del
Sindaco”.
Egregio
Signor Sindaco,
come
premesso nella vostra proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale n.
289 del 29/04/2013, con la presente esprimiamo le nostre valutazioni relative
alla “Relazione annuale del Sindaco”.
Innanzitutto,
la relazione riporta in maniera errata l’espressione dell’art. 17 della Legge
Regionale n.7 del 26 agosto 1992 “Relazione sullo stato di attuazione del
programma”, infatti, secondo tale articolo “Ogni anno il sindaco presenta una
relazione scritta al consiglio comunale sullo stato di attuazione
del programma e sull'attività svolta nonché su fatti particolarmente
rilevanti” e NON PERIODICAMENTE (come da lei indicato).
Inoltre,
secondo l’art. 127, comma 22, della Legge Regionale n. 17 del 2004, che
modifica il precedente articolo citato, le parole “ogni sei mesi” sono sostituite
con le parole “ogni anno”.
Pertanto
le chiediamo nuovamente di modificare il nostro Statuto Comunale, secondo il
quale invece, il Sindaco presenta una relazione semestrale al Consiglio.
La
parte iniziale della sua relazione fa riferimento ad un programma elettorale
del quale ben poco è stato realizzato. Nonostante siano passati già due anni
dal vostro insediamento, non abbiamo visto alcun rilancio del Museo delle Arti Figurative Bizantine e Normanne
se non una semplice e inutile riorganizzazione del personale.
Lo
stesso possiamo dire dell’organizzazione di Palazzo Crimaldi a locale museale e
l’organizzazione del miglio dei musei dalla Via Aluntina/San Giuseppe/San
Teodoro per la valorizzazione delle strutture museali e artistiche del paese, opere che forse vedremo in un futuro alquanto
lontano.
Ci
sfuggono: la realizzazione di
parcheggi nell'area S. Antonio/S.S. Salvatore a servizio della zona
inferiore del paese, la Creazione
di Protocolli di Qualità dell'arredo urbano ed estensione alle aree esterne
al centro storico e concessione di agevolazioni alle ristrutturazioni di
qualità dell'edilizia nell'area urbana e rurale; la Promozione di certificazioni ambientali,
d'accoglienza, e di alta qualità, della produzione artigianale, industriale
e per la promozione di San Marco come polo d'eccellenza; la Creazione di apposite strutture per
l’incentivazione in concreto dei progetti turistici e di sostegno
dell'economia locale, per portare San Marco a diventare meta d'eccellenza.
Inoltre,
teniamo a precisare che diverse strade rurali per l'accesso alle campagne sono
state sistemate per volontà dei cittadini e con proprie risorse economiche,
senza l’aiuto del comune, anzi merita attenzione il completo disinteressamento nella sua
relazione ai fondi e alle misure da attuare per il rischio idrogeologico.
Per
quanto riguarda la realizzazione dell’impianto
polisportivo, vorremmo semplicemente che il mutuo di 780.000,00 € registrato già da qualche anno e che graverà
pesantemente sulle future generazioni, venisse finalmente sfruttato per
ripristinare l’attuale campo sportivo, senza sognare invece impianti
fantasmagorici.
Non
riusciamo a vedere ancora i parcheggi per
gli autobus, il completamento dell’iter del Piano Regolatore Generale e il
Completamento del centro storico.
Inoltre,
non capiamo cosa significhi Torre
Focheggi S. Agostino/Tangenziale, sicuramente fa riferimento ad un vecchio
progetto conservato chissà in quale cassetto e che mai vedrà la sua completa realizzazione.
L’efficienza
che vi soddisfa, raggiunta nei primi 18 mesi di gestione, poteva
tranquillamente essere raggiunta da qualsiasi amministrazione, anche la più
scadente; non è difficile infatti partecipare “pagando” ai diversi consorzi che
stanno nascendo nel nostro territorio.
Vi
vantate di una semplice convenzione con la Parrocchia come se aveste raggiunto
chissà quale obiettivo, quando in realtà ci sarebbe ancora molto da fare.
Nell’ambito
del miglioramento della sicurezza sociale, scrivete:
« il Comune ha aderito al Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo
sviluppo - Obiettivo convergenza 2007/2013 " - Asse di Programma n. 1
- "Sicurezza per la libertà economica e d'impresa" per la
partecipazione e presentazione della proposta progettuale a valere
sull'Obiettivo 1.1. per la realizzazione di sistemi
di videosorveglianza" finalizzato a presidiare il territorio
tutelando le bellezze architettoniche, rendendolo meno aggredibile da
fattispecie criminose e migliorando il contesto economico e sociale in cui
operano imprese e cittadini ». Bene, il comune ha aderito già quasi due anni fa
a tale progetto, ma ad oggi non abbiamo visto ne telecamere ne fondi per
l’acquisto delle stesse. Allora cosa c’entra con una relazione sullo stato di attuazione del programma e
sull'attività svolta???
Non
vogliamo entrare in merito alla situazione della cava, sappiamo che riguarda un
tema abbastanza complesso e delicato, ma nella scorsa seduta di consiglio non
abbiamo capito (le vostre opinioni in merito non erano unanimi) se per l’anno
2013 abbiamo ricevuto i soldi dell’affitto del terreno oppure no, in tal caso
avete previsto nel vostro bilancio la mancanza di circa 90.000 € ???
Parlate
di Piano Regolatore, ma non arriva ancora l’approvazione definitiva, nonostante
siano passati già diversi anni dall’ultimo PRG.
Per
quanto riguarda l’acquisto di segnaletica, ci sarebbe bisogno di sostituire le
vecchie tabelle in tutto il paese e non basta inserire semplicemente quelle relative
all'individuazione delle aree di attesa.
Nella
vostra relazione menzionate anche un Piano
Triennale per la Trasparenza, in riferimento a ciò, vogliamo semplicemente
farvi notare che siete talmente trasparenti che l'elenco online delle
pubblicazioni sulle consulenze e sugli incarichi ad esperti e liberi
professionisti del comune è fermo al 2009. Da quell'anno non si sa quanti e a
chi il comune abbia dato incarichi e affidato consulenze. Se questo è il vostro
concetto di trasparenza, allora vi chiediamo di essere un po' più opachi!
Cambiando
ancora argomento, sono numerosi gli anziani che si sono rivolti a noi perché
spesso (anche in inverno) hanno trovato la porta chiusa del centro che dovrebbe
essere a loro disposizione, vorremmo quindi capire meglio quali sono le iniziative a sostegno della terza età.
In
conclusione, non vogliamo assumere un atteggiamento distruttivo sul vostro operato
ma obiettivo e realistico, pertanto alle tante “chiacchiere” presenti nella relazione avremmo preferito una fredda elencazione di dati, che
potesse dimostrare ciò che MATERIALMENTE e REALMENTE è stato fatto fino a
Dicembre 2012.
Di
contro, merita giusta attenzione la campagna di sensibilizzazione e prevenzione
del rischio di infarto che avete portato avanti e l’acquisto del
defibrillatore.
Con osservanza
San Marco d’Alunzio, lì 17/05/2013
Gruppo Consiliare
“Primavera
Aluntina”
Il
Capogruppo Daniele Monici
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