Benvenuti

Il gruppo Primavera Aluntina vi da il benvenuto



martedì 22 novembre 2011

INTERROGAZIONE SUL DIVIETO ASSOLUTO DI BRUCIARE MATERIALE AGRICOLO - FORESTALE NATURALE

                Al Sig. Sindaco
                del Comune di
                SAN MARCO D’ALUNZIO
e p.c.  all’Assessore all’ Agricoltura e Foreste e al Servizio Ecologico



OGGETTO: INTERROGAZIONE SUL DIVIETO ASSOLUTO DI BRUCIARE MATERIALE AGRICOLO - FORESTALE NATURALE

             Egr. Sig. Sindaco

premesso che
a seguito dell’introduzione della Direttiva Comunitaria n° 2008/98, recepita dal D.lgs. n° 205 del 13/12/2010, il cui art. 13 stabilisce il divieto assoluto di bruciare nei campi i residui vegetali agricoli;
abbiamo ricevuto numerose richieste di intervento da parte degli operatori agricoli locali, che hanno la necessità di smaltire materiale agricolo o forestale,
visto che
·         la Regione Siciliana - Assessorato Territorio e Ambiente - Comando del Corpo Forestale -     Servizio Ispettorato Rip.le delle Foreste di Messina, con nota prot. 7570 Pos. VI-2-2- del 18.06.2011 ha comunicato quanto segue: la paglia, gli sfalci, le potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso, se non utilizzati nei cicli produttivi dell’ agricoltura della selvicoltura, oppure per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente, né mettono in pericolo la salute umana, devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati. Pertanto la combustione sul campo dei residui vegetali configura illecito smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, sanzionato penalmente dall’art. 256 c.1 del D.Lgs 152/2006;
·         in data 12/10/2011 con ordinanza n° 34 è stata revocata l’ordinanza n° 22 del 15.06.2011 ed è stato ORDINATO IL DIVIETO ASSOLUTO DI BRUCIARE MATERIALE AGRICOLO – FORESTALE NATURALE,
·         in data 09/11/2011 è stato Approvato dall'Ars, con voto unanime, il disegno di legge per lo sviluppo dell'agricoltura e la pesca, introducendo un articolo che testualmente recita: “In attuazione del comma 1 dell'art. 13, lettera f), del decreto legislativo 205/2010 di modifica dell'art. 185 del decreto legislativo 152/2006 nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE."
·         in data 17/11/2011 il commissario dello stato ha impugnato la norma e quindi nuovamente ci si trova nella situazione di partenza.
considerato che
·         dovrebbe essere interesse dell’Amministrazione Comunale tutelare la comunità nei confronti di questa ordinanza e trovare altre soluzioni mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana,
·         la raccolta firme autorizzata il 28/10/2011 è partita con notevoli difficoltà e non tutti i cittadini hanno la possibilità di recarsi negli uffici comunali per sottoscrivere tale petizione
·         altri comuni si stanno impegnando in maniera efficace a risolvere tale problema, vedi la presenza dell’on. parlamentare Rita Borsellino a Gioiosa Marea, vedi l’ordinanza n° 205 del sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni
Il gruppo PRIMAVERA ALUNTINA,
chiede al Sig. Sindaco se non ritiene opportuno adoperarsi con più efficacia e trovare una soluzione, come stanno già facendo in altri paesi vicini (Capo d’Orlando), per garantire che, i nostri operatori agricoli locali, possano continuare tranquillamente a fare il proprio lavoro senza incorrere nel rischio di multe esagerate.

San Marco d’Alunzio , lì 22/11/2011                                     Il capogruppo di “Primavera Aluntina”
                                                                                                           Daniele Monici
                                                                                                          

venerdì 11 novembre 2011

BRUCIATURA STERPAGLIE: “L’APPROVAZIONE DEL DDL UN IMPORTANTISSIMO RISULTATO DELLA PETIZIONE AVVIATA A GIOIOSA MAREA DALL’AVV. AMATO”

La norma approvata prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo non pericoloso. Un importantissimo risultato al quale ha sicuramente contribuito la massiccia mobilitazione popolare scaturita dalla petizione pubblica avviata a Gioiosa Marea a fine settembre e promossa dall’avv. Vincenzo Amato contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli introdotta dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE
Gioiosa Marea, 10/11/2011 - Ieri sera è stato Approvato dall'Ars, con voto unanime, il disegno di legge per lo sviluppo dell'agricoltura e la pesca. Dal resoconto d’aula risulta che sono stati recepiti due ordini del giorno, proposti dall'on. Rinaldi, che aveva presentato un’interrogazione già alla fine di settembre, e dall’on. Corona, finalizzati a sancire che i residui vegetali agricoli non sono da considerare rifiuti, ma prodotti agricoli e come tali sarà possibile continuare a bruciarli in loco nelle campagne.

La norma approvata prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso, utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE (zone di fauna ed ecosistemi protetti).

Un importantissimo risultato al quale ha sicuramente contribuito la massiccia mobilitazione popolare scaturita dalla petizione pubblica avviata a Gioiosa Marea a fine settembre e promossa dall’avv. Vincenzo Amato contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli introdotta dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE. 

A seguito delle migliaia di firme raccolte in tutta la provincia e della presa di posizione pressoché unanime dei sindaci ed amministratori locali a sostegno delle ragioni degli agricoltori, i nostri parlamentati sono stati "costretti" a mettere l'argomento tra le priorità della loro agenda, come dimostra l'attivismo delle ultime settimane dei deputati di tutti i livelli di governo (regionale, nazionale ed europeo). Va dato merito a chi si è impegnato e si sta impegnando per eliminare le conseguenze aberranti della normativa, ma per l’avvenire è auspicabile che vi sia maggiore attenzione ed intervenire preventivamente al fine di evitare che vengano adottate o recepite norme illogiche ed irrazionali che provocano grossi disagi e problemi ai cittadini.


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/amato-lapprovazione-del-ddl-un.html

LOMBARDO 'INCENDIA' S. SALVATORE DI FITALIA CON UNA VITTORIA ANCHE SUA SUI RESIDUI DELL'AGRICOLTURA

Approvata all'Ars la norma che prevede che nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura delle potature e di altro materiale agricolo non pericoloso. All'importantissimo risultato, frutto della mobilitazione popolare e delle petizioni pubbliche avviate in molti luoghi della Sicilia, ha certamente contribuito quella avviata da Luigi Lombardo a San Salvatore di Fitalia. La normativa è stata introdotta dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE
San Salvatore di Fitalia (Me), 11/11/2011 - Esprime la sua soddisfazione Luigi Lombardo, Vice Presidente del Consiglio di San Salvatore di Fitalia e Consigliere Regionale ANCI, per l'esito della votazione all'Ars del decreto Agricoltura che consente di bruciare i residui vegetali dell'agricoltura. "Voglio esprimere grande soddisfazione per l'approvazione del disegno di legge approvato dall'ARS in materia di smaltimento rifiuti vegetali.
Grazie all'impegno di ciascuno di noi, alle firme raccolte, si è riusciti a dare risposta alle attese di tutti i cittadini che, da ora torneranno ad essere liberi di bruciare le sterpaglie prodotte nei loro appezzamenti".

Luigi Lombardo, nei giorni scorsi, si era fatto artefice di una petizione con raccolta di firme contro il recepimento della direttiva europea. 

"Nel mio piccolo ho contribuito con le 600 firme raccolte su una popolazione di circa 1200 abitanti e sono davvero felice per aver raggiunto questo obiettivo".


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/lombardo-incendia-s-salvatore-di.html

BRUCIATURA DELLE STERPAGLIE: CORONA (PDL), GRANDE SODDISFAZIONE PER IL RECEPIMENTO DI UN EMENDAMENTO APPROVATO

Palermo 10 novembre 2011 - L’on. Roberto Corona esprime grande soddisfazione per il recepimento di un ordine del giorno da lui presentato e che è stato trasformato in emendamento ed approvato all’interno della legge sugli interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca. L’emendamento riguarda la eliminazione dei materiali agricoli non pericolosi attraverso la bruciatura degli stessi. “Su questo argomento avevo posto l’accento già a settembre di quest’anno – ha dichiarato l’on. Corona – ed avevo presentato una richiesta di modifica della legge vigente che impediva la eliminazione degli sfalci attraverso la bruciatura”.
“La legge – prosegue l’on. Corona - definiva come rifiuti speciali gli scarti delle potature e prevedeva oneri troppo elevati per i piccoli agricoltori della Sicilia, già penalizzati dalla crisi in agricoltura e dai danni delle avverse condizioni metereologiche”. “Il provvedimento di ieri – conclude l’on. Corona – riporta alla considerazione di scarti non pericolosi per quanto riguarda i residui degli sfalci e delle potature e permetterà un notevole risparmio di denaro nel settore agricolo”.


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/bruciatura-delle-sterpaglie-corona-pdl.html

LACCOTO (PD): BRUCIATURA RESIDUI AGRICOLI, SUA LA MOZIONE PER IMPEGNARE IL GOVERNO REGIONALE AD INTERVENIRE SU QUELLO NAZIONALE

Palermo, 11 nov. 2011 - L’approvazione in aula nella seduta dell’ARS del 9 novembre dell’emendamento per la modifica della normativa vigente riguardo al tema del divieto di bruciatura dei residui agricoli segue a ruota quella di qualche settimana addietro, quando l’on. Giuseppe Laccoto presentò una mozione nella quale “ impegnava il Governo regionale ad intervenire con urgenza nei confronti del Governo nazionale per la modifica della normativa vigente (D.Lgs 205/2010), onde consentire la bruciatura di paglia, sfalci e potature,”.
Oggi – dichiara visibilmente soddisfatto l’on. Laccoto – con l’introduzione di un nuovo articolo di legge si dà un input favorevole contro l’abbandono delle piccole proprietà terriere. Qui in Sicilia –aggiunge il deputato del Pd - la rete è costituita da migliaia di piccoli proprietari che, se privati della possibilità di pulire le campagne e bruciare in loco i prodotti della potatura ed esposti a ulteriori costi di trasporto con le difficoltà connesse spesso a stradine interpoderali che rendono l’accesso disagevole, avrebbero avuto un motivo in più per abbandonare le campagne.

 A un agricoltore o una piccola azienda che non ricava molte volte profitto dal proprio lavoro, non si può chiedere un ulteriore sacrificio, peraltro, controproducente.”
Nel convegno svoltosi qualche giorno fa a Portorosa, dedicato a problemi inerenti l’agricoltura, l’on. Laccoto aveva ottenuto l’impegno alla soluzione della problematica da parte dell’Assessore all’Agricoltura e del Presidente della Regione intervenuti ai lavori

E così è stato ! 

Infatti con il parere favorevole del governo, nell’ambito dell’approvazione del disegno di legge su “ Interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca “ è stato introdotto un articolo che testualmente recita: “ In attuazione del comma 1 dell'art. 13, lettera f), del decreto legislativo 205/2010 di modifica dell'art. 185 del decreto legislativo 152/2006 nella Regione Sicilia è ammessa la bruciatura di paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo, forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura come pratica agricola nell'ambito dell'azienda in cui si producono e fermo restando il divieto per le aree individuate ai sensi della Direttiva 2009/147/CEE e della Direttiva 92/43/CEE."


http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2011/11/laccoto-pd-bruciatura-residui-agricoli.html#more

giovedì 10 novembre 2011

Capo d’Orlando: Smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola. Ordinanza (n. 205) del sindaco Enzo Sindoni

Il sindaco di Capo d’Orlando ENZO SINDONI (nella foto) ha emanato una ordinanza, la numero 205, che regola lo smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola colturale. Il provvedimento si è reso necessario in considerazione delle numerose richieste degli operatori agricoli locali che hanno esigenza di smaltire il materiale vegetale proveniente da potature e sfalci, allo stato giacente nei fondi rustici o deposti sulle vie e strade comunali, con grave pericolo per la salute e la pubblica incolumità, soprattutto se trascinati nei fiumi e nei torrenti…
Il sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni ha emanato una ordinanza che regola lo smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola colturale. Il provvedimento si è reso necessario in considerazione delle numerose richieste degli operatori agricoli locali che hanno esigenza di smaltire il materiale vegetale proveniente da potature e sfalci, allo stato giacente nei fondi rustici o deposti sulle vie e strade comunali, con grave pericolo per la salute e la pubblica incolumità, soprattutto se trascinati nei fiumi e nei torrenti. L’ordinanza, n. 205, così recita:“Agli operatori in agricoltura, proprietari/conduttori dei fondi rustici siti nel Comune di Capo d’Orlando, di procedere mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana, allo smaltimento dei sottoprodotti di paglia, sfalci e potature, nonché di altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso, utilizzandolo in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia, da tale biomassa. Qualora detto utilizzo non fosse possibile di procedere allo smaltimento anche mediante bruciatura e produzione di cenere ammendante in modo che non danneggi l’ambiente né metta in pericolo la salute umana, utilizzando e spargendo la cenere ammendante nel medesimo fondo, per una migliore fertilizzazione del terreno. Per i tempi, modi, sicurezza delle operazioni di bruciatura, dovrà essere rispettato quanto previsto dal citato regolamento in materia di fuochi controllati in agricoltura, approvato con delibere del consiglio comunale n. 9 del 4 aprile 2007, rivisitato con delibera n. 16 del 15 giugno 2010. Agli stessi soggetti- conclude l’ordinanza- si fa obbligo, prima della bruciatura, di comunicare agli Uffici comunali i motivi, i tempi, il proprietario, il conduttore,  la località con indicazione specifica del foglio di mappa e della particella catastale,  utilizzando la modulistica all’uopo predisposta che sarà reperibile presso l’URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico ndc) e scaricabile dal sito internet di questo Comune”.

lunedì 7 novembre 2011

RITA BORSELLINO A GIOIOSA MAREA: “SUL DIVIETO DI BRUCIARE LE STERPAGLIE PRESENTERÒ UN’INTERROGAZIONE INTERPRETATIVA A BRUXELLES”

La parlamentare europea Rita Borsellino a Gioiosa Marea per mediare la controversa vicenda pubblica contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli, introdotto dal recepimento della direttiva n. 2008/98/CE
Gioiosa Marea (Me), 04/11/2011 – La parlamentare europea Rita Borsellino a Gioiosa Marea non c’è andata per spegnere il fuoco ma per accenderlo, da quando un valente avvocato gioiosano della Valle dei Lumi, Vincenzo Amato, s’è messo in testa di ripetere con convinzione la parafrasi della poesia di Cecco Angiolieri:
"S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo". “Suvvia, avvocato – avrebbe detto l’on. Rita Borsellino – non esageriamo. Limitiamoci ad ardere le potature, gli sfalci e le sterpaglie, che riuscendoci saremmo già a cavallo”.

In effetti l’incontro, svoltosi nel pomeriggio a Gioiosa Marea, non ha avuto questo prologo. Più seriamente è stato introdotto dall’ex dirigente della Cgil Teodoro Lamonica, unitamente al sindaco di Gioiosa Marea, Ignazio Spanò, latori della controversa vicenda che vede ora bene avviata una petizione pubblica contro il divieto di bruciare i residui vegetali agricoli, introdotto dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, di recepimento della direttiva n. 2008/98/CE.
Direttiva europea, appunto, per cui si intende 'dare incarico' all’on. Rita Borsellino, parlamentare europea, di farsi interprete del dissenso che la normativa ha incontrato in larghe fasce di popolazione, a Gioiosa Marea come in vaste aree dei Nebrodi e certamente d’Italia.

A Gioiosa Marea sono già migliaia le firme raccolte e le email inviate a parlamentari e agenzie istituzionali tramite la petizione on line. Sindaci e consigli comunali hanno condannato la legge e minacciato forme di disobbedienza civile. Il timore è che una normativa tanto rigida e penalizzante possa essere l’anticamera dell’abbandono delle campagne da parte dei piccoli proprietari e dei braccianti di tradizione, impossibilitati a svolgere normalmente quanto si è sempre fatto in campagna.
“Le stoppie, gli sfalci e i residui di potatura sono stati bruciati per millenni dai nostri agricoltori nei lori terreni. Adesso, essendo stati classificati alla stessa stregua dei rifiuti, debbono essere smaltiti adeguatamente. Significa che dovranno essere raccolti e trasportati anche in zone lontane per essere conferiti nei centri di raccolta, con costi proibitivi che indurranno moltissimi proprietari ad abbandonare definitivamente e lasciare incolti i propri terreni” – ha detto nel suo intervento l’avv. Vincenzo Amato.

Nella sua introduzione Teodoro Lamonica ha fatto il punto sulla situazione comprensoriale, dove sono oramai tante le amministrazioni comunali che hanno protestato per l’inaccettabile divieto, avviando inziative varie a supporto di petizioni ed azioni di protesta.
A Gioiosa Marea, come ha fatto presente il sindaco Ignazio Spanò, oltre all’avvio della petizione si pensa di riuscire a trovare un appiglio normativo che consenta di andare oltre la direttiva 2008/98/CE, al punto da consentire di bruciare le sterpaglie aggirando il decreto, pur restando nella legalità.

L’on. Rita Borsellino ha fatto presente di avere avviato studi in merito e di vere dato incarico ai suoi collaboratori esperti di assodare quanto è nell'interpretazione della normativa europea, allo scopo di definire, nella maniera più attendibile, i termini dell’interpretazione della direttiva in questione, nella sua estensione originale ed autentica.
“Questo – ha detto l’on. Borsellino – perchè ho l’impressione che la Regione Siciliana sia andata oltre il dettato normativo, al punto da rendere addirittura più restrittiva la norma. Cosa che potrebbe pure essersi verificata a livello nazionale, con una interpretazione limitativa e perciò penalizzante, in seguito ad una applicazione oltremodo rigorosa”.

L’on. Borsellino ha avviato una disamina delle motivazioni che supportano l’emanazione in sede europea della della direttiva n. 2008/98/CE. “Le normative antincendio sono tese a prevenire gli incendi accidentali come quelli dolosi - ha detto la parlamentare europea. - E proprio queste motivazioni hanno indotto a fare ricorso a tale normativa, più rivolta a paesi come il nostro che al Belgio, ad esempio, dove il conferimento dei rifiuti vegetali è vantaggiosa per chi conferisce. Da noi non è affatto così, con i risultati e le conseguenze cui assistiamo. Tuttavia - ha proseguito l'on. Borsellino - sarà opportuno indagare adeguatamente il testo applicativo della norma, nonchè gli atti di recepimento nazionale e regionale per potere avere le idee ben chiare su come muoversi per conseguire l'obiettivo”.
Ora l'on. Rita Borsellino attenderà l'esito dello studio da lei stessa avviato in merito all'interpretazione della direttiva, onde rendersi conto se vi è nell'interpretazione nazionale e regionale un rigore ridondante rispetto alle intenzioni della Commissione Europea. Quindi avvierà l'interrogazione parlamentare europea che intende rivolgere alla Commissione con idonee richieste, formulate congruamente rispetto alla portata effettiva della norma. L'obiettivo, naturalmente, è di mettere i contadini e i coltivatori nelle condizioni di bruciare le sterpaglie come si è sempre fatto, da tempi che prevengono certo la parafrasi della poesia di Cecco Angiolieri:

"S'i fosse foco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo" 


E per l'on. Rita Borsellino, assieme ai ringraziamenti, non sono mancati i ferventi 'in bocca al lupo' per la candidatura a sindaco di Palermo, che la vede lanciatissima.